Donne e cambiamento sostenibile nell’ingrosso moda di lusso

Donne e cambiamento sostenibile nell’ingrosso moda di lusso

Categoria: Leadership, Sostenibilità, Moda all'ingrosso

Introduzione

L’industria dell’ingrosso di moda di lusso raramente finisce in prima pagina, eppure svolge un ruolo cruciale nel collegare i designer ai rivenditori di tutto il mondo. Alla guida di uno dei player più affermati d’Europa in questo ambito c’è Erika Di Leva, CEO di Styliafoe, una piattaforma B2B con sede a Roma che serve il mercato dell’alta moda dal 1994.

Fondata da Michele Di Leva e Maria Lucilla Dulizia oltre trent’anni fa, Styliafoe è passata da grossista tradizionale a un’operazione lungimirante che unisce un’offerta di lusso autentica a pratiche aziendali sostenibili. La leadership di Di Leva rappresenta sia la continuità della visione dei fondatori sia un passo deciso per affrontare le sfide ambientali dell’industria della moda.

Una donna al timone nell’ingrosso della moda di lusso

Sebbene il settore della moda impieghi milioni di donne a livello globale — dalle stiliste e sarte alle addette alle vendite e alle stylist — il percorso verso la dirigenza rimane impegnativo. Il settore dell’ingrosso, tradizionalmente dominato da imprese familiari e dirigenti uomini, è stato particolarmente lento nel cambiare.

Secondo il rapporto di PwC “Unraveling the Fabric Ceiling” , solo il 12,5% delle aziende di abbigliamento presenti nella Fortune 1000 ha una CEO donna — meno che nei settori aerospaziale, della difesa e dei servizi finanziari. Ricerche di McKinsey & Company in collaborazione con il Council of Fashion Designers of America hanno rilevato che, sebbene l’80% dei lavoratori dell’abbigliamento sia donna, circa il 75% dei ruoli di CEO nel settore tessile e dell’abbigliamento è ricoperto da uomini.

Il ruolo di Di Leva come CEO di Styliafoe la colloca tra un gruppo in crescita ma ancora relativamente ristretto di donne alla guida di importanti realtà dell’ingrosso moda.

Gestire la complessità nell’ingrosso del lusso

L’operatività di Styliafoe è complessa: l’azienda gestisce relazioni con marchi di lusso tra cui Armani, Tommy Hilfiger, Dolce & Gabbana e Calvin Klein, distribuendone i prodotti ai rivenditori in più Paesi. Ciò richiede di navigare catene di fornitura articolate, mantenere standard di autenticità, gestire l’inventario e costruire fiducia sia con i fornitori sia con i clienti.

In una recente intervista con la conduttrice televisiva Anna Falchi su Business24, Di Leva ha parlato dell’evoluzione dell’azienda e della sua visione per il futuro. Il suo approccio enfatizza trasparenza, efficienza e accessibilità — qualità che hanno aiutato Styliafoe a mantenere la propria reputazione in un mercato sempre più competitivo.

Per le boutique più piccole e le piattaforme e-commerce che faticano ad accedere all’inventario di lusso, il modello di Styliafoe offre accessibilità: requisiti d’ordine minimi bassi (€200 per il primo acquisto, €300 per i successivi), prezzi competitivi e autenticità garantita.

Sostenibilità: dal concetto alla pratica

L’impatto ambientale della moda è diventato impossibile da ignorare. Secondo il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP) , l’industria della moda è responsabile di circa il 10% delle emissioni globali di carbonio — più dei voli internazionali e del trasporto marittimo messi insieme. Ricerche accademiche pubblicate su Frontiers in Environmental Science confermano che l’industria tessile genera ogni anno circa 1,2 miliardi di tonnellate di CO2 equivalente.

I rifiuti tessili riempiono le discariche di tutto il mondo, con milioni di tonnellate di abiti scartati ogni anno. La moda di lusso, nonostante l’enfasi su qualità e longevità, non è immune alle critiche. Sovrapproduzione, collezioni stagionali e distruzione dell’invenduto per mantenere l’esclusività del marchio sono tutti aspetti finiti sotto la lente.

L’approccio pratico di Styliafoe

L’approccio di Styliafoe alla sostenibilità si concentra su una soluzione pratica: redistribuire l’invenduto invece di lasciarlo andare sprecato. Come afferma l’azienda sul proprio sito ufficiale: «Quando si parla di sostenibilità, non possiamo davvero impedire ai brand di sovraprodurre, il che può generare deadstock. Tuttavia, il nostro modello assicura che l’invenduto raggiunga nuovi clienti prima che perda troppo del suo valore di mercato».

Questo modello affronta direttamente uno dei problemi più persistenti del settore e al contempo svolge una funzione di business. Acquistando stock in eccesso dai marchi di lusso e rendendolo disponibile ai rivenditori a prezzi competitivi, l’azienda estende il ciclo di vita dei prodotti ed evita che finiscano in discarica o all’inceneritore.

Questa strategia democratizza anche l’accesso alla moda di lusso. Boutique di fascia alta in mercati più piccoli, rivenditori indipendenti e piattaforme online possono acquistare capi firmati autentici senza i consistenti minimi d’ordine tipicamente richiesti dai brand. Il sistema di consegna in 48 ore dell’azienda, supportato da un’infrastruttura IT avanzata, assicura che i rivenditori possano rispondere rapidamente alla domanda dei clienti riducendo al minimo l’impronta di carbonio associata a spedizioni ripetute.

Le iniziative di sostenibilità di Styliafoe includono:

Redistribuzione dell’inventario: Le eccedenze dei marchi di lusso vengono reimmesse sul mercato invece di essere distrutte o stoccate a tempo indeterminato.

Ordini flessibili: Quantità minime d’ordine basse (a partire da €200) consentono ai rivenditori di acquistare solo ciò di cui hanno bisogno, riducendo sovrascorte e potenziali sprechi a livello retail.

Logistica efficiente: Consegne rapide e tracciabili con sistemi snelli riducono le emissioni legate ai trasporti e migliorano l’efficienza della supply chain, con gran parte delle consegne europee completate entro 48 ore.

L’impegno di Di Leva in queste pratiche dimostra che la sostenibilità non deve andare a scapito della redditività. Anzi, il modello dell’azienda prova che la responsabilità ambientale può essere un vantaggio competitivo in un mercato sempre più attento alla propria impronta ecologica.

Costruire una carriera nell’ingrosso moda

Sebbene Di Leva mantenga un profilo pubblico relativamente basso — caratteristica comune tra i dirigenti dell’ingrosso che operano dietro le quinte — la sua guida di Styliafoe rivela una profonda competenza di settore. Gestire una piattaforma che offre oltre 250 marchi e più di 500.000 prodotti richiede una conoscenza approfondita delle tendenze, della logistica di supply chain, dei processi di autenticazione e delle esigenze di mercati retail eterogenei.

Approccio guidato dalla tecnologia

L’infrastruttura tecnologica dell’azienda la distingue dai grossisti tradizionali. La piattaforma B2B online di Styliafoe offre supporto multilingue, molteplici opzioni di pagamento — incluse PayPal e carte di credito — e tracciamento dell’inventario in tempo reale. Questo approccio “digital-first” riflette la consapevolezza che i rivenditori moderni si aspettano dai fornitori B2B la stessa esperienza utente che i consumatori richiedono alle piattaforme B2C.

Secondo la loro pagina FAQ, «Styliafoe inserisce nuovi articoli ogni giorno, per garantire sempre un vasto assortimento di merce», a dimostrazione dell’impegno della piattaforma nel mantenere l’inventario fresco e rilevante.

Equilibrio tra innovazione e tradizione

Lo stile di leadership di Di Leva sembra bilanciare l’innovazione con il rispetto per i principi fondativi di Styliafoe. L’enfasi sull’autenticità — tema cruciale in un settore afflitto dalla contraffazione — resta centrale nella proposta di valore dell’azienda. Come si legge sul sito: «Tutti i nostri prodotti sono acquistati direttamente dalla casa madre, o da aziende direttamente collegate ad essa e autorizzate a vendere il prodotto». Ogni articolo venduto tramite la piattaforma è accompagnato da fatture complete con nome del brand, descrizione, composizione, taglia, colore e codice EAN, tutelando sia i rivenditori che acquistano da Styliafoe sia i marchi di lusso di cui distribuiscono i prodotti.

Il contesto più ampio: donne e cambiamento nella moda

Il lavoro di Di Leva in Styliafoe si inserisce in una conversazione più ampia sulla leadership femminile nella moda e sul futuro ambientale del settore. Le ricerche mostrano costantemente che le donne restano sottorappresentate nei ruoli C-suite nelle aziende di moda, pur costituendo la maggioranza della forza lavoro del settore.

Il divario di leadership

Secondo l’analisi 2024 di Cascale , sebbene l’80% dei lavoratori dell’abbigliamento sia donna, il 75% dei ruoli di CEO nel settore tessile e dell’abbigliamento è ricoperto da uomini. Le donne occupano solo il 20% dei seggi nei consigli di amministrazione a livello globale nell’industria della moda.

Lo studio “Glass Runway” di McKinsey ha rilevato che le donne iniziano la loro carriera nella moda con grandi aspirazioni — il 70% delle donne ai livelli d’ingresso aspira a diventare top executive, contro il 60% degli uomini. Tuttavia, le ambizioni femminili si stabilizzano al 73% a livello di VP, mentre quelle maschili crescono fino al 91%, suggerendo barriere sistemiche più che mancanza di ambizione.

Il divario è ancor più marcato in settori come l’ingrosso e la gestione della supply chain, che mancano del glamour creativo capace di attirare maggiore attenzione e — talvolta — opportunità più eque.

Donne alla guida della sostenibilità

Il movimento per la sostenibilità nella moda è sempre più guidato da donne che spingono per trasparenza e accountability. Stiliste, attiviste e leader aziendali hanno sfidato il settore ad affrontare il proprio impatto ambientale e sociale. L’approccio pratico di Di Leva in Styliafoe — focalizzato sulla riduzione degli sprechi attraverso l’innovazione del modello di business più che su messaggi di marketing — è in linea con questa crescente richiesta di cambiamento sostanziale.

Secondo l’analisi 2025 di Earth.Org, se non si interviene in modo deciso, le emissioni dell’industria dell’abbigliamento potrebbero crescere da circa 879 milioni di tonnellate metriche di CO2 equivalente nel 2022 a oltre 1,2 miliardi di tonnellate entro il 2030.

Guardando avanti

La leadership di Erika Di Leva in Styliafoe mostra come le aziende di moda tradizionali possano adattarsi alle sfide contemporanee senza abbandonare i loro punti di forza fondamentali. Dando priorità a una gestione sostenibile dell’inventario, abbracciando la tecnologia e mantenendo rigorosi standard di qualità, ha guidato l’azienda attraverso tre decenni di cambiamenti del settore preparandola all’evoluzione futura.

La missione

Come dichiarato nella pagina “About” di Styliafoe, la missione dell’azienda è chiara: «Fornire marchi di lusso ai rivenditori a prezzi competitivi grazie a un servizio IT e logistico affidabile e innovativo».

Questo approccio pratico e orientato al business alla sostenibilità — assicurando che l’invenduto raggiunga i clienti «prima che perda troppo del suo valore di mercato» — ha permesso all’azienda di offrire sconti competitivi su capi firmati per oltre 30 anni contribuendo alla responsabilità ambientale.

Riconoscere la leadership dietro le quinte

La storia di Di Leva ricorda che la leadership nella moda va ben oltre le passerelle e le copertine delle riviste. Il settore dell’ingrosso, spesso trascurato nelle discussioni sui “poteri forti” della moda, determina quali prodotti raggiungono i consumatori e come funziona l’industria a un livello fondamentale. Le donne che guidano in questi ambiti meritano riconoscimento non solo per l’abbattimento delle barriere, ma per l’impatto concreto che le loro decisioni hanno su sostenibilità, accessibilità e pratiche di business in tutto l’ecosistema moda.

Mentre l’industria della moda di lusso continua a confrontarsi con la propria impronta ambientale e le responsabilità sociali, leader come Di Leva dimostrano che il cambiamento è possibile attraverso innovazione pratica e impegno verso il valore di lungo periodo, piuttosto che verso le tendenze di breve periodo. Il modello di Styliafoe — redistribuire invece di distruggere, abilitare invece di restringere e implementare la sostenibilità invece di limitarsi a comunicarla — offre una visione di come l’ingrosso moda possa evolvere verso un futuro più responsabile.

Contatta Styliafoe

Sito web: www.styliafoe.com
Email: info@styliafoe.com
Telefono: +39 06 782 5464
WhatsApp Italia: +39 351 704 8010
WhatsApp Internazionale: +39 351 795 2677

Referente: Sig.ra Erika Di Leva
Orari di lavoro: Lunedì–Venerdì, 9:00–18:00 (CET)

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